CANONI IN RIBASSO E CEDOLARE SECCA: COSì IL MERCATO DEGLI AFFITTI REAGISCE ALLA CRISI

Sconti dai 30 ai 70 euro al mese (con punte un po’ più altre nel centro Italia) se si tratta di contratti di locazione da rinnovare, cifra che sale a 70-100 euro, sempre al mese, nel caso si tratti di contratti da avviare ex novo.

La crisi morde i portafogli di una larga fetta di inquilini o aspiranti tali e le parole d’ordine per i proprietari sono diventate ridurre le richieste e andare incontro.

A monte c’è spesso un calcolo di buon senso: meglio limare la pigione, piuttosto che perdere un inquilino di questi tempi non così facile da rimpiazzare (e sperando naturalmente che questa ”operazione saldo” basti scongiurare lo spettro della morosità).

Se ne è accorta un’indagine effettuata tra le circa le oltre 300 agenzie immobiliare specializzate in locazioni collegate al franchising Solo Affitti.

Un fenomeno che nel caso di contratti di affitto vicino alla scadenza è stato rilevato in oltre dieci casi da un agente su quattro (25%) negli ultimi sei mesi e dal 90% degli agenti affiliati in almeno un caso su dieci.

Toscana, Lombardia e Umbria le tre Regioni italiane dove il fenomeno è più evidente.

E la frequenza dei ribassi aumenta ancora di più quando si parla di grandi città metropolitane (Roma e Milano in testa).

Su queste piazze è addirittura il 33% (uno su tre) degli agenti che registra sconti.

L’indagine mette in luce anche un altro aspetto, legato all’utilizzo della cedolare secca (la tassazione del 19 o 21% sulla cifra incassata) che è risultata preferita nel 64% dei casi al regime Irpef (che prevede invece la tassazione in base allo scaglione di reddito).

La cedolare piace al Sud (adottata dal 70% dei contratti siglati) e nelle Isole (73%), ma ancora di più nelle città metropolitane come Roma e Firenze dove è adottata rispettivamente nell’85 e nell’83% dei casi.

Fonte: monitorimmobiliare.it del 22 aprile 2013

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